Ti piace il rosa?

 
 

Ho conosciuto persone ottimiste che sprizzavano nell’aria positività e leggerezza da fare invidia.

Ho conosciuto persone pessimiste, sempre con il pensiero rivolto al negativo, centrati sulle difficoltà, catastrofiste verso il futuro.

Poi ho conosciuto persone a metà, quelle che sanno vedere il bicchiere mezzo pieno senza però negare che l’altra metà del bicchiere è vuota. E consapevoli che quella parte piena potrebbe presto trasformarsi in altro spazio vuoto.

Sì perché vedere e concentrarsi solo sul lato positivo a volte può davvero diventare pericoloso.

Prima di tutto perché vedere tutto rosa, per quanto bene ti possa far stare essere sempre positivo, diventa irreale.

Secondo perché non pensare minimamente ai lati negativi, alle difficoltà, agli ostacoli che puoi incontrare rischia di metterti in condizione di essere completamente impreparato quando ti trovi davanti agli imprevisti.

Hai presente quando in campo la partita sembra essere finita e tutto fino a quel momento è filato liscio?

Molto spesso i giocatori pensano “è fatta, ormai abbiamo vinto” e presi da tanta positività non pensano minimamente che l’altra squadra possa ancora tentare una rimonta.

Nelle gare di pattinaggio a volte capita che sul finire di un’esibizione  pressoché  perfetta all’ ultima difficoltà tecnica la pattinatrice si rilassi e scivoli a terra. 

Come nel salto ad ostacoli, quando il fantino pensa è “l’ultimo” il cavallo percepisce e butta giù l’ostacolo.

Capita anche nella vita, in generale, magari stai andando all’aeroporto e pensi “dai che un paio d’ore mi tuffo in quel mare paradisiaco!” e non ti passa neanche per la mente che possa accadere qualcosa che non ti faccia decollare.

Eppure quante volte è successo che a cinque minuti dalla fine la partita si sia ribaltata e la squadra perdente abbia segnato e anche vinto la partita? 

E quante volte si è sentito di viaggiatori costretti a rinviare la partenza per un volo cancellato, rinviato o per un documento dimenticato a casa?

La capacità di stare centrati su quello che accade intorno a noi diventa allora un punto di forza.

Le persone dotate di forza mentale infatti sono quelle persone che sanno equilibrare il rosa con il grigio.

Hanno una visione lucida della vita, anche quando le difficoltà sono importanti o non sembrano proprio esserci.

La troppa sicurezza di sé, l’essere troppo ottimisti invece vanno ad offuscare la lucidità mentale.

Riuscire a stare centrati a cinque minuti dalla fine della partita e magari pensare che gli avversari potrebbero ancora attaccare può portarti a vivere con maggior attenzione cosa accade in campo, e a gestire al meglio la situazione.

Pensare che “non è finita fino a quando non è finita” o “che non sei partito fino a quando non sei partito” ti permette di indirizzare la giusta attenzione in modo consapevole e di riflettere in modo lucido sulle reali difficoltà che potresti incontrare e prepararti ad agire.

Un’ esercizio molto bello che propongo agli atleti è quello di pensare e scrivere tutto quello che in gara o partita potrebbe andare storto e di prepararsi un “piano b di azione” qualora effettivamente quella situazione di verificasse.

Costruire forza mentale significa anche essere pronti. 

Sì alla positività, al bicchiere mezzo pieno ma…con la giusta misura e direzione.

E tu, a che gradazione di rosa sei?